BAROLO RISERVA MONFORTINO 2014 CONTERNO GIACOMO
Giacomo ConternoIl Monfortino è un Barolo quasi mitologico, assolutamente maestoso, considerato tra i migliori vini rossi al mondo. Nasce nelle migliori annate dalle migliori uve di Nebbiolo del cru Francia. Vinificato in legno, matura in botte grande per più di 6 anni. Il suo profilo aromatico è ricchissimo e imponente, il gusto è caratterizzato da grande complessità e da una sostenuta componente fresca e sapida, di interminabile persistenza.
ROBERT PARKER 100/100
Il Monfortino è senza mezzi termini una vera e propria leggenda liquida, fuoriclasse assoluto capace di riscrivere la storia del Barolo e di sedere alla tavola dei più grandi vini del mondo. Monumento granitico, è una creatura quasi immortale vista la sua capacità di sfidare il tempo e di instaurarci un rapporto dialettico in cui dopo decenni ne esce addirittura arricchito. Un pezzo di Langa, profondo e territoriale, così come la cantina fondata dai Conterno nel 1900 senza che da quel giorno venisse mai a meno l'interpretazione classica e austera di un vitigno vocato come il Nebbiolo. La prima etichetta Monfortino compare nel 1924, per sottolineare l'ubicazione delle vigne situate a Monforte d'Alba, mentre dal 1974 il vino è ottenuto interamente dalla Vigna Francia di Serralunga D'Alba.
Il Monfortino Riserva proviene da una selezione delle migliori uve di Nebbiolo situate nel vigneto Francia, lo stesso da cui derivano Barolo e Barbera Cascina Francia, altri vini storici dei Conterno. Dopo una cernita minuziosa dei grappoli, la prima fermentazione avviene in tini di rovere da 61 ettolitri, con lunghe macerazioni anche a cappello sommerso, come da tradizione. Successivamente il liquido viene spostato in grandi botti di legno, prevalentemente di origine austriache, dove dopo la fermentazione malolattica, affina per circa sei anni prima dell'imbottigliamento.
Il Barolo Monfortino Riserva si presenta nel calice con colore rosso granato vivo e cangiante. Il naso è un ritratto struggente di Langa, che viene svelato gradualmente e con fare sussurrato. La rosa canina, la viola, la ciliegia: c'è tutto in quest'inno al classicismo, sebbene parlare di descrittori risulti quasi riduttivo vista l'armonia e la coesione dei profumi. L'assaggio è esperienziale, un vero e proprio ciclone che conquista il palato riempiendolo con grazia e potenza allo stesso tempo. La cilindrata del liquido gli permette di spingersi lontanissimo sfumando in una persistenza eterna. Da bere, almeno una volta nella vita.
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