TIGNANELLO 2018 ANTINORI

TIGNANELLO, UN’ICONA ITALIANA FAMOSA NEL MONDO

Tignanello prende il nome dall’omonima collina situata nel cuore del Chianti Classico. La tenuta comprende 127 ettari di vigneto e una sontuosa villa padronale cinquecentesca appartenuta a varie famiglie esponenti della nobiltà fiorentina. È di proprietà degli Antinori dal 1800. Il Tignanello rappresenta uno spartiacque nel panorama dei vini toscani. Nasce come Chianti Classico nel 1970 per poi, attraverso varie fasi, diventare il Supertuscan apprezzato nel mondo che tutti noi oggi conosciamo. Composto per l’80% da Sangiovese e da Cabernet Sauvignon e Franc per il restante 20%, è prodotto solo nelle annate migliori e solo con uve provenienti dai 57 ettari del vigneto Tignanello. In particolare l’annata 2018 è stata caratterizzata da un andamento climatico variabile, con una primavera mediamente fresca e caratterizzata da piovaschi, seguita da mesi estivi privi di picchi di temperature ma assolati, che hanno consentito di raggiungere una buona ed equilibrata maturazione delle uve dei vigneti di Tenuta Tignanello. Il risultato è una versione di Tignanello estremamente equilibrata ed aggraziata, un vino raffinato e di grande fascino, in grado di esprimere, forse più che mai, la purezza dell’espressione varietale ed al contempo quella del territorio. Stilisticamente, dunque, l’annata 2018 di Tignanello è da considerarsi straordinaria per questa sua grandissima autenticità.

Potente ed equilibratissimo, si presenta alla vista con un compatto colore rubino. Al naso sfoggia eleganti sensazioni di mora matura, spezie orientali, fiori di campo, pepe rosa, cioccolato bianco, cuoio e rabarbaro. In bocca è bilanciato al micron, con una possente nota calorica adeguatamente bilanciata da impuntature fresco-sapide. I tannini, come da copione, sono affusolati e si distendono sino al lunghissimo finale dominato da spezie dolci. Opulento ed armonioso, Tignanello 2018 è un vino godibile subito e negli anni a venire.

Ideale con carni importanti come il tordo in salsa al tartufo o il capriolo al ginepro.